PROPOSTA DI UN APPROCCIO NATUROPATICO PER ADHD
PATOLOGIA O DIFFICOLTA’?
Ho avuto la straordinaria opportunità di avere due figlie speciali e, attraverso il loro sguardo sul mondo, ho imparato cosa significhi essere bambini oggi.
I bambini di oggi sono molto diversi da quelli di qualche decennio fa, sono “esseri speciali”.
In realtà i bambini ci fanno da specchio, ci mettono di fronte a noi stessi e ci offrono la meravigliosa opportunità di conoscerci meglio e quindi di crescere.
Questa è la grande avventura che vivo quotidianamente, spesso con fatica, ma nella grande convinzione che da quando è cominciata, nulla è più come prima.
Questi “esseri speciali”, più precoci, più veloci, più sensibili, più determinati, più consapevoli, e quindi spesso più difficili da gestire, non sempre vengono compresi dai genitori stessi, spesso ancora legati a vecchi modelli educativi; o dai loro insegnanti, vincolati a programmi didattici rigidi e non rispondenti alla naturale curiosità dei bambini e ai loro talenti individuali; o da coloro che dovrebbero occuparsi della loro salute: medici, psicologi, psichiatri che tendono a catalogare qualsiasi comportamento che non rientri perfettamente in una griglia, trasformandolo in patologia.
Questi bambini che spesso presentano caratteristiche diverse dagli altri, se non compresi e aiutati a crescere in modo armonioso, vengono classificati ADHD, Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività.
I disturbi dell’apprendimento, del comportamento, da deficit di attenzione e altre sindromi deficitarie, sono stati inseriti nel 1980 nel DSM III, il manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali, che consiste in una classificazione dei disturbi mentali e che rappresenta lo strumento di elezione a livello mondiale utilizzato dagli specialisti della clinica.
Attualmente la cura dell’ADHD è di tipo farmacologico e basata prevalentemente sulla somministrazione di farmaci appartenenti alla categoria delle anfetamine e che, come tali, danno dei grossi effetti collaterali.
Esiste un approccio alternativo e/o complementare rispetto a quello farmacologico, che ha come obiettivo quello di riportare i bambini ADHD alla “normalità”; un approccio olistico quindi, che consideri il bambino nella sua interezza e tenga conto anche della sua rete di relazioni, del contesto familiare e del sistema scolastico.
Come Naturopata mi accosto alle problematiche con uno sguardo d’insieme, guardando al bambino, nella sua complessità ed unicità, fatta di corpo, mente ed emozioni.
Con la nutrizione, la floriterapia, l’integrazione orto molecolare, l’oligoterapia, le tecniche bioenergetiche e nuovi strumenti educativi, possiamo fare tanto, creando un’alleanza terapeutica.