Alimentazione
Viviamo in un’epoca in cui le conoscenze scientifiche sugli alimenti, sulla loro composizione e proprietà sono sempre più numerose. Leggiamo quotidianamente su giornali, social, blog o riviste di settore, quali alimenti possono aiutarci a tonificare, depurare o sostenere il nostro organismo.
In effetti, le proprietà dei cibi sono così varie che non resta che l’imbarazzo della scelta.
Ciò che in tempi lontani veniva deciso in base all’esperienza e all’intuizione tramandate di generazione in generazione, oggi trova riscontro nella ricerca scientifica.
Nonostante questo, esiste una grande confusione in tema di alimentazione.
Accanto alle copiose informazioni, talvolta contraddittorie, e ai vari orientamenti dietetici (vegetariano, vegano, crudista, macrobiotico, gruppo sanguigno…), esiste ancora tanta disinformazione. E’ un continuo rincorrersi tra notizie allarmanti e rassicuranti, positive e negative..
Come orientarsi in questo oceano di informazione/disinformazione?
Da sempre il cibo è nutrimento e cura, oltre che piacere e socialità; il cibo ha un vero e proprio “potere curativo”. Ogni giorno introduciamo alimenti e bevande che possono nutrirci o farci ammalare, senza grande consapevolezza di ciò che stiamo facendo, perdendo di vista l’importanza di questo gesto quotidiano.
Il momento del pasto è un vero e proprio momento di costruzione del nostro stato di salute, in cui forniamo i mattoni fondamentali per la prevenzione e la possibile cura delle malattie.
Ma in un’ottica olistica come quella naturopatica, accanto alle struttura chimica e molecolare dell’alimento e al concetto di supplementazione di sostanze specifiche, c’è tutta una visione che contempla anche gli aspetti energetici del cibo e il loro impatto sull’organismo. Un cibo ha un odore, un sapore, una forma, un colore e una consistenza, con cui è in grado di modificare fortemente la nostra energia e quindi il nostro modo di essere.
Da qui l’importanza dell’alimentazione; attraverso di essa possiamo costruire il nostro benessere e la nostra armonia.
Non esiste un modo di mangiare giusto e valido indistintamente per tutti. Ci sono delle conoscenze, degli studi scientifici, dei dati che fanno da punto di partenza per la scelta di un tipo di alimento più o meno adatto alla singola persona, ma non si può prescindere dalle sue caratteristiche costituzionali, dal terreno, dalla diatesi di appartenenza (confermata dall’iridologia) e dalle problematiche o sintomi già presenti.
Per questo motivo non abbraccio personalmente uno specifico orientamento dietetico, escludendo o privilegiando a priori alcuni alimenti rispetto ad altri. Parto dalla considerazione che ognuno di noi è un microcosmo in cui l’alimentazione si integra con la componente emozionale, lo stile di vita, la storia e le caratteristiche uniche della persona. Tutto questo non è incasellabile in un rigido schema dietetico ma deve essere condiviso in un’ottica olistica perché ciò che conta è individuare ciò che è meglio per la persona. Per questo motivo, una dieta naturopatica potrà assomigliare per qualcuno a una dieta a zona, per qualcun altro a una dieta dissociata, o a una dieta diversa. Non la si può etichettare.
Il limite dei vari metodi nutrizionali, pur nella loro validità, è che enfatizzano solo alcuni aspetti.
Il Naturopata deve provvedere a controllare tutti gli aspetti perché uno degli obiettivi, raggiungibile proprio con l’alimentazione, è quello di migliorare il vitalismo della persona